
Apprendere, per me, significa acquisire conoscenze, abilità e competenze per crescere e realizzare il proprio progetto di vita all’interno della propria comunità di riferimento e della propria cittadinanza terrestre.
Nulla si crea dal nulla, neppure le nostre conoscenze. L’avventura verso l’ignoto è possibile solo a partire da quello che già conosciamo.
Biologicamente nati per apprendere, è nella relazione che diamo senso e significato e costruiamo la nostra identità.
In una prospettiva di ‘cura educativa’, mi interessa promuovere contesti di apprendimento significativo, sostenuti da relazioni generative e capaci di stimolare creatività, pensiero critico e senso di responsabilità.
La complessità del mondo contemporaneo ci chiama a navigare, come suggerisce Edgar Morin, in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza. Bisogna imparare a riconoscere che apprendere ad apprendere è la chiave per diventare consapevoli e responsabili di se stessi, delle proprie scelte, nonché dei valori e dei saperi che ci orientano.
Orientata da una visione ecologica e sistemica dell’apprendimento e dall’interesse per la dimensione embodied della conoscenza, prediligo pratiche esperienziali e cooperative, al fine di promuovere partecipazione attiva e riflessiva e di mobilitare maieuticamente le risorse personali e la condivisione rispettosa in gruppo.