Il progetto

NarrAtelier è la metafora, viva, operativa,
di uno spazio in cui la narrazione si fa ricerca sensibile
e l’arte di prendersi cura di sé
incontra il suo lato poetico.
Per non perdere mai di vista
il senso delle possibilità creative dell’essere umano,
nel suo farsi e scoprirsi ‘umano’
strada facendo.


Gisella Patrizia Finocchio

Mi piace pensare a NarraAtelier come uno spazio in cui le persone possano raccontarsi e al tempo stesso sperimentarsi, ritrovarsi, scoprirsi, progettarsi, per affrontare la vita e le sue sfide evolutive con consapevolezza e responsabilità.

Cambiamenti, transizioni e momenti di crisi sono l’occasione giusta per rimettersi in gioco e aprirsi alle potenzialità espressive e autorigenerative dell’essere umano. 

Un ‘atelier del narrare’, dunque, ancor più che della narrazione, in cui  l’opera creativa, viva e in evoluzione continua, tra luci e ombre, siamo noi stessi. 

Un progetto professionale personale, aperto a collaborazioni generative, che nasce dalla fiducia profonda nel dialogo e nell’ascolto empatico quali strumenti fondamentali per accompagnare la crescita delle persone, in ogni fase della vita.

Uno spazio in cui valorizzare una socialità che possa crescere nel rispetto reciproco e nella volontà di confrontarsi in modo costruttivo.


Possiamo allora incontrarci e insieme attraversare storie, vissuti, riflessioni ed esperienze che meritano di essere condivise e comprese. E lo faremo in situazioni e contesti diversi a seconda di quello che cerchi: per un lavoro di sviluppo personale, soprattutto quando da soli sembra tutto più difficile, ti suggerisco la sezione Sentieri Poetici, per connetterti con la dimensione corporea puoi cercare in Pratiche Sensibili, per fare esperienze di studio e di orientamento più creative puoi curiosare nella sezione Cura degli Apprendimenti.